Nelle categorie catastali B1, B2, B3, B4, B5, B6, B7 e B8 troviamo tutti gli immobili a destinazione ordinaria, quindi collegi e convitti (B1), case di cura e ospedali (B2), prigioni e riformatori (B3), Uffici pubblici (B4), Scuole e laboratori scientifici (B5), biblioteche, pinacoteche e musei (B6), cappelle e oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto (B7) e magazzini sotterranei per depositi di derrate (B8).
Ora ci concentriamo sulle categorie che più potrebbero essere di nostro interesse.
Nelle categorie catastali da C1 a C7 sono inclusi tutti gli immobili ad uso terziario e commerciale. Dunque nella categoria C1 troviamo i negozi e le botteghe, dai barbieri agli orologiai, dalle ricevitorie postali ai banchi del lotto, dalle agenzie bancarie e assicurative alle trattorie, ristoranti, pizzerie e panetterie. La categoria C2 riguarda invece i magazzini e i locali di deposito: comprende i fienili agricoli e non agricoli, le soffitte e le cantine disgiunte dall’abitazione, i locali destinati alla vendita all’ingrosso di merci o al contenimento di merci, prodotti e derrate. Sono collocati in posizioni eccentriche e presentano delle dimensioni maggiori rispetto gli immobili della categoria C1. La categoria C3 include i laboratori per arti e mestieri e sono posizionati per lo più in periferia. La categoria C4 riguarda i fabbricati e i locali per gli esercizi sportivi, mentre la categoria C5 gli stabilimenti balneari e di acque curative. Nella categoria C6 troviamo le stalle, le scuderie, le rimesse e le autorimesse, mentre nella categoria C7 le tettoie chiuse o aperte.