Utilizzare al meglio o mettere a frutto il proprio immobile è sempre questione di intuito e di saper cogliere le occasioni che i tempi e la normativa vigente pongono. Oggigiorno si parla spesso di sharing economy e delle sue potenzialità come nuova forma di economia, come giro di affari e soprattutto come nuovo stile di vita. È proprio “l’economia della condivisione” viene in aiuto a chi sta pensando che la propria casa possa essere utilizzata in modi alternativi o di metterla a frutto specie in periodi di vacanza. Questa idea si sposa alla perfezione con l’esigenza di non impegnarsi in contratti di lunga scadenza o di non rinunciare stabilmente alla disponibilità del proprio appartamento. Molte sono le alternative all’affitto a lungo termine e ne possiamo vedere insieme alcune tra le più interessanti.
Esiste una nuova tendenza sul web, quella dello scambio di casa. Ci sono molti siti che offrono l’opportunità di pubblicare annunci per lo scambio di casa e di vivere un’esperienza o una vacanza senza costi di alloggio in luoghi diversi del mondo. Naturalmente si deve essere disposti ad aprire la propria casa a dei perfetti sconosciuti ma allo stesso tempo non c’è scambio di denaro o tasse da pagare. Nel mondo anglosassone sta diventando una vera e propria moda.
Ma se la priorità è quella di mettere a frutto il proprio immobile l’alternativa interessante è quella degli affitti brevi. Affittare immobili a breve termine è una forma di investimento alternativa che pone vantaggi e svantaggi. Cerchiamo di capire insieme entrambi per scegliere al meglio.
L’affitto a breve termine, ossia l’affitto turistico o “case vacanza”, è la locazione per periodi circoscritti di un appartamento arredato su base settimanale o giornaliera. Molti proprietari di case vacanza affittano il proprio immobile per la maggior parte dell’anno, in tutti i periodi in cui non lo utilizzano loro stessi; questo permette una perfetta flessibilità tra uso e rendita.
Il livello reddituale è inoltre un aspetto interessante di questa nuova tipologia di affitti. La tariffazione è infatti aderente alle esigenze turistiche ossia di alta o bassa stagione. Questa differenziazione nelle tariffe offre opportunità di reddito superiore all’affitto tradizionale. Questo è garantito anche dal fatto che si possa prevedere una durata minima dell’affitto in alta stagione, per assicurarsi di massimizzare gli introiti. Non è secondario poi l’aspetto fiscale. Spesso, affittare immobili a breve termine significa infatti accedere ad agevolazioni fiscali o a deduzioni delle spese. Per questo occorre essere piuttosto informati su tutte le novità della normativa vigente e non è scontato il consiglio di rivolgersi a professionisti per assicurarsi di essere al corrente di tutte le novità e di tutte le tipicità della normativa locale.
Infine vi è un ultimo aspetto da considerare tra i vantaggi di questa innovativa tipologia di affitto. Poiché la durata breve varia da pochi giorni ad alcune settimane non sorge negli ospiti l’esigenza di personalizzare l’ambiente o di riarredarlo e questo garantisce il proprietario dalla mala gestione da parte degli inquilini degli appartamenti affittati in modo tradizionale.
Sebbene i vantaggi possano sembrare molti, non bisogna trascurare alcuni inconvenienti degli affitti brevi. Per conservare la propria appetibilità sul mercato dell’affitto turistico, occorre fare particolare attenzione al livello qualitativo degli ambienti che compongono la proprietà, garantire un livello elevato di pulizia e manutenzione e queste possono essere anche spese rilevanti. Il livello qualitativo ed estetico diventa particolarmente importante quando ci si trova in contesti di forte concorrenza, come ad esempio in un centro storico di una città, dove l’offerta può superare ampiamente la domanda. Le altre strutture turistiche possono offrire soggiorni gradevoli a prezzi più contenuti, pertanto bisogna fare attenzione al contesto economico e turistico in cui l’immobile si trova. Infatti molti locatori di case vacanza risentono della stagionalità di questa attività, con l’alternanza di periodi di bassa stagione in cui gli affitti brevi scarseggiano e periodi di alta stagione quando si è costretti a rinunciare richieste dei clienti perché si è al completo. In entrambi i casi si verifica un mancato guadagno.
Quindi per quanto meno impegnativa di una attività turistica di tipo tradizionale, la casa vacanza presenta particolarità del settore e richiede comunque una buona dose di partecipazione e di attenzione da parte del proprietario. Ma come spesso accade in molti contesti imprenditoriali o para-imprenditoriali, una volta avviata l’attività, il più è fatto!